Con qualche giorno di ritardo (ci fate lavorare troppo) è giunto il tempo di provare Google Stadia Founder's Edition.
Come prima cosa facciamo un rapido unboxing. Ovviamente è un po' strano parlare di unboxing per un servizio di cloud gaming, ma ricordo che in questo momento comprare il kit Premiere Edition è l'unico modo per provare Stadia, successivamente (non sappiamo ancora quando) sarà attivato il solo servizio di cloud gaming senza la necessità di acquistare un "hardware".
La confezione contiene come prima cosa il controller Stadia, corredato da un alimentatore e cavo per ricaricarlo. Forma e disposizione dei tasti ricordano tanto il Dual Shock 2 di Sony.
Oltre al controller troviamo il Chromecast Ultra necessario per giocare su una TV, anche lui corredato da alimentatore, Un gentile bigliettino del team Stadia ci ringrazia di essere fra i primi a far parte della community, nello stesso biglietto si parla di "sogno diventato realtà" e dopo il trailer "folle" di Google l'attesa e le aspettative sono davvero elevate.
Passiamo quindi all'azione, ma prima è doveroso descrivere le condizioni con cui abbiamo effettuato la nostra prima prova.
Come potete leggere nel titolo in questo primo test effettueremo il collegamento del Chromecast alla nostra rete internet tramite Wi-Fi, con il ruoter alla distanza di circa 2 metri, ed un collegamento che nei nostri ripetuti test si assesta su 85 Mbps in download, 20 Mbps in upload e ping medio di 8ms (test effettuati tramite il nostro iPhone esattamente nello stesso punto in cui si trova il Chromecast). Per completezza vi segnalo che il nostro abbonamento è con l'operatore Telecom Italia, servizio fibra FTTC che si assesta a circa 195 Mbps.
Seguiamo quindi i passi indicati nella piccola guida allegata.
1. Colleghiamo il Chromecast ad alimentatore e porta HDMI della nostra TV, scarichiamo sul nostro iPhone l'app Google Home e completiamo i passi necessari alla corretta configurazione. Al termine della configurazione il Chromecast ha eseguito un aggiornamento all'ultima versione
2. Accendiamo il controller di Stadia, scarichiamo sempre sul nostro iPhone l'app Stadia e completiamo anche in questo caso la configurazione del controller, che andrà collegato alla stessa rete del Chromecast. Anche il controller al termine della configurazione ha eseguito con successo un aggiornamento
3. Configuriamo un account su Stadia. Con la Founder's Edition abbiamo inclusi 3 mesi di abbonamento alla piattaforma che in questo momento ci offre gratuitamente due giochi: Destiny 2 e Samurai Showdown. E per finire colleghiamo questo account al controller.
La prima considerazione al termine di questi passi è che per iniziare a giocare con Stadia è comunque necessaria un minimo di competenza sia per eseguire le configurazioni "guidate" sia per creare e collegare gli account creati tramite le app (2 distinte da installare), ed anche il tempo impiegato non è trascurabile (in tutto, aggiornamenti inclusi, ci abbiamo messo circa 25 minuti). Non proprio un "plug and play" come le console tradizionali ci hanno abituato in questi anni.
Passiamo finalmente al test vero e proprio, riscattiamo entrambi i giochi gratuiti e PARTIAMO... ... ... ... o meglio... par...t...ia...m...o ... eh si, anche durante il semplice caricamento di Destiny 2 assistiamo praticamente da subito a blocchi audio e video, immagini sfocate ed a bassa definizione, audio a scatti. Il primissimo impatto è terribilmente deludente, la tanto attesa e devastante "electric air" è un venticello intermittente.
Ovviamente non ci perdiamo d'animo, in fondo un paio di minuti di crisi nel collegamento sarebbero tollerabili ed iniziamo quindi la partita vera e propria con Destiny 2. Devo dire che nel gameplay i blocchi scompaiono quasi del tutto (anche se a video appare proprio un avviso che ci informa che la nostra connessione non è stabile ed il gioco potrebbe interrompersi) e i primi passi nel mondo sviluppato da Bungie sono più fluidi anche se la qualità del flusso video è evidentemente bassa. Giochiamo per circa 30 minuti in cui la qualità visiva si mantiene su questi livelli medio-bassi con i comandi che però rispondono tutto sommato discretamente.
Proviamo anche Samurai Showdown, per testare proprio l'immediatezza dei comandi. Lo scenario è più o meno lo stesso, i comandi rispondono prontamente ma spesso, troppo spesso, la qualità visiva decade vistosamente.
Prima impressione: non ci siamo, tramite Wi-Fi giocare con Stadia e Chromecast è mortificante. Ci fermiamo attualmente qui, a breve il secondo test con collegamento tramite cavo ethernet.