Ora Google Maps ti segnala anche gli autovelox
Dopo lunghi rumors e anticipazioni è finalmente ufficiale l’arrivo degli autovelox su Google Maps per Android e iPhone anche in Italia, con le indicazioni in tempo reale sulla posizione delle videocamere, radar e rilevatori di velocità disseminati sul territorio.
L’Italia è tra i paesi inseriti nella tornata di aggiornamento insieme Australia, Brasile, Bulgaria, Canada, Repubblica Ceca, Finlandia, Grecia, Ungheria, India, Indonesia, Israele, Giordania, Messico, Olanda, Portogallo, Romania, Russia, Arabia Saudita, Slovacchia, Slovenia, Sudafrica, Spagna, Svezia, Regno Unito e Stati Uniti.
L'aggiornamento sarà diffuso gradualmente e potrebbe iniziare a comparire non per tutti gli utenti nello stesso modo. Graficamente appariranno sul percorso video di piccoli tondi con all’interno una telecamera stilizzata che avvertiranno appunto dell’autovelox posizionato per catturare la velocità istantanea. Con un tap sopra, si aprono informazioni aggiuntive e la data di inserimento.
Aggiornando l’app all’ultima versione disponibile, a un primo test empirico nella zona attorno, sembra che siano inseriti con precisione i rilevatori di velocità e autovelox pescando soltanto da quelli fissi. Dunque, per il momento Google non dovrebbe considerare quei mobili che richiedono, per loro natura, segnalazione da parte degli utenti come con alcune ben note applicazioni scaricabili sia su iOS sia su Android.
Quando ci si avvicina alla posizione dell’autovelox si riceverà un allarme acustico che attirerà l’attenzione. La velocità massima sarà mostrata e si potrà controllare con quella attuale sia sullo schermo sia sul tachimetro dell’automobile stessa.
La novità molto attesa degli autovelox su Google Maps era nell’aria da un po’ di tempo ed era stata rinforzata dalla recente acquisizione del gigante di Mountain View dell’israeliana Waze per un miliardo di euro. È il navigatore gratuito e social ancora oggi tra i più popolari come alternativa allo stesso navigatore di Google (e ad altri a pagamento) grazie alla qualità delle indicazioni e soprattutto a un database formidabile a proposito degli autovelox fissi e mobili.
Articolo originale su wired.it